Adesso è certo. Nel mare di Stromboli si è consumata ieri una tragedia.
Come già scritto stanotte, erano in corso delle ricerche di un aereo ultraleggero partito da Gela e diretto a Foggia con a bordo due persone:padre e figlio
Le ricerche - da quanto apprendiamo- hanno portato all'individuazione di un pezzo del velivolo e, purtroppo, dei due corpi senza vita dei passeggeri che saranno trasportati a Lipari, all'obitorio del cimitero, in attesa delle determinazione della magistratura
Le ricerche erano scattate ieri, intorno alle 17 e 30
L’allarme era stato lanciato da Roma, dal comando generale delle Capitanerie di Porto che aveva ricevuto un segnale d’emergenza.
Immediatamente, come da prassi, la richiesta d’intervento è stata girata alla Direzione marittima di Catania che sta coordinando le operazioni di ricerca.
Monday, 23 November 2015
Santo del giorno : Santa Flora di Cordova
Nacque a Cordova nella Spagna islamica, da padre musulmano e madre cristiana. Una volta morto il padre fu educata al cristianesimo insieme alla sorella Baldegoto ma fu osteggiata dal fratello musulmano. Scappò una prima volta dalla casa natale per farvi poi ritorno poiché suo fratello aveva fatto imprigionare dei religiosi e dei chierici per ricattarla. Tornata fu brutalmente battuta. Si allontanò di nuovo da casa per anni e ne fece ritorno per volontà di martirio. Flora sapeva del destino che l'avrebbe aspettata se si fosse consegnata al cadì. Fu imprigionata ed in carcere conobbe Eulogio, uno dei martiri di Cordova che diede notizia del suo martirio e fu decapitato per aver professato la fede cattolica.
Si disse che il suo corpo, dopo essere stato gettato nei campi e rispettato dalle bestie che non se ne nutrirono, fu gettato nel fiume Guadalquivir.
fonte:wikipedia.org
Si disse che il suo corpo, dopo essere stato gettato nei campi e rispettato dalle bestie che non se ne nutrirono, fu gettato nel fiume Guadalquivir.
fonte:wikipedia.org
Disperso aereo ultraleggero. Ricerche in corso nel mare di Stromboli
Ricerche in mare per un velivolo ultraleggero disperso a nord di Stromboli.
Era partito da Gela. Sembrerebbe fosse diretto a Foggia. A bordo vi sarebbero padre e figlio. Ovviamente le notizie sono frammentarie.
Era partito da Gela. Sembrerebbe fosse diretto a Foggia. A bordo vi sarebbero padre e figlio. Ovviamente le notizie sono frammentarie.
Impegnati nelle ricerche, oltre ai mezzi della Capitaneria di porto e dei Carabinieri anche altre unità navali, tra cui il traghetto Laurana di Compagnia delle Isole
Il traghetto, partito da Milazzo-Eolie e diretto a Napoli, su disposizione del Circomare Lipari, è stato dirottato nelle operazioni di ricerca.
Il traghetto, partito da Milazzo-Eolie e diretto a Napoli, su disposizione del Circomare Lipari, è stato dirottato nelle operazioni di ricerca.
Porti: Conoscere la realtà dei fatti. Lo chiede Art.1
COMUNICATO
Colline, strade, gallerie che franano, condotte idriche che si spezzano, collegamenti precari all’interno dell’isola e con la terra ferma, sono alcuni esempi evidenti della superficialità politica con la quale questa amministrazione ha trattato il tema del dissesto idrogeologico e della sicurezza.
Uno degli argomenti che ci ha convinto ad appoggiare in campagna elettorale l’attuale Sindaco Giorgianni era la immediata definizione della questione Porti.
A distanza di quasi quattro anni purtroppo registriamo, tra gli altri, anche questo ulteriore insuccesso determinato esclusivamente dalla incapacità politica di una amministrazione che non ha nelle sue corde lo spessore politico per risolvere un problema che da anni mette in ginocchio l’economia di una intera comunità.
Non è possibile programmare eventi, manifestazioni, convegni, incontri, dibattiti, vacanze in bassa stagione perché tutto è affidato alla clemenza della natura che ha già nei fatti, anch’essa, sfiduciato l’attuale sindaco.
Senza ulteriori indugi chiediamo con forza a questa amministrazione ed al Presidente della Lipari Porto, a nome degli eoliani, di conoscere la realtà dei fatti sulla questione porti e la effettiva tempistica nella definizione della stessa con l’avvertimento che ulteriori perdite di tempo non potranno mai compensare i piccoli interventi che l’attuale amministrazione sosterrà di avere definito entro la fine del primo mandato.
La favola del grande porto da iniziare e completare durante il secondo mandato facciamola raccontare solo a Pinocchio.
Art.1
Uno degli argomenti che ci ha convinto ad appoggiare in campagna elettorale l’attuale Sindaco Giorgianni era la immediata definizione della questione Porti.
A distanza di quasi quattro anni purtroppo registriamo, tra gli altri, anche questo ulteriore insuccesso determinato esclusivamente dalla incapacità politica di una amministrazione che non ha nelle sue corde lo spessore politico per risolvere un problema che da anni mette in ginocchio l’economia di una intera comunità.
Non è possibile programmare eventi, manifestazioni, convegni, incontri, dibattiti, vacanze in bassa stagione perché tutto è affidato alla clemenza della natura che ha già nei fatti, anch’essa, sfiduciato l’attuale sindaco.
Senza ulteriori indugi chiediamo con forza a questa amministrazione ed al Presidente della Lipari Porto, a nome degli eoliani, di conoscere la realtà dei fatti sulla questione porti e la effettiva tempistica nella definizione della stessa con l’avvertimento che ulteriori perdite di tempo non potranno mai compensare i piccoli interventi che l’attuale amministrazione sosterrà di avere definito entro la fine del primo mandato.
La favola del grande porto da iniziare e completare durante il secondo mandato facciamola raccontare solo a Pinocchio.
Art.1
Chiusi i varchi abusivi creati sul versante liparese del Monterosa
Sono stati chiusi oggi i varchi (pedonali e per mezzi a due ruote) che erano stati creati abusivamente, e non tenendo conto del pericolo costituito dal sovrastante costone, in prossimità del versante liparese della galleria di Monterosa. Varchi che erano stati creati "spostando" una parte del materiale crollato.
Lo comunica l'assessore Giovanni Sardella, intervenuto quest'oggi a sovrintendere i lavori di chiusura dei varchi.In attesa che inizino i lavori di messa in sicurezza dell'area (dovrebbe essere questione di giorni) e la successiva riapertura dell'arteria, si invitano i cittadini a rispettare il divieto di transito e a non mettere in pericolo la loro incolumità.
Da Caterina Conti, lettera aperta su settimana corta, studenti e genitori
Riceviamo dalla prof.ssa Caterina Conti e pubblichiamo una lettera aperta inviata al dirigente dell’Istituto Isabella Conti Eller Vainicher, Tommasa Basile, ai docenti dell’Istituto “nonché cari colleghi”, agli alunni che frequentano l’istituto e ai genitori:
Carissima Tommasina,intanto anche se è già iniziato da un po’ Buon anno scolastico e felicissima che ci sia sempre tu alla guida del nostro istituto.
Quando ho sentito tutto quello che è attribuito ai dirigenti scolastici, ho pensato che in realtà noi eravamo fortunati perché qui a Lipari avevamo te che, oltre ad essere una donna dalla grande cultura, avevi anche una grande esperienza maturata sul nostro territorio e che quindi non avremmo corso grandi rischi.
Io non conosco quasi niente di questa riforma della scuola, ma spero che tutto torni utile per i nostri ragazzi. Però a questo punto vorrei dire alcune cose.
Cari colleghi. Ho insegnato nella nostra scuola per 44 anni e vengo da un’infanzia passata da una parte all’altra d’Italia al seguito di mamma, docente di Scienze Naturali che andava cercando di guadagnare qualche cosa .
Una volta, chiamata nelle Marche per un incarico annuale, ci vedemmo arrivare dopo una settimana il titolare della cattedra. Il denaro per il ritorno ci fu prestato da Giovannino Bonica, splendido e generoso amico liparoto. Erano i tempi che si partiva a ottobre per ritornare a Natale e finite le vacanze, si ripartiva poi a Pasqua per rimanere fino alla fine della scuola. Perchè tutti questi discorsi? Perché se è vero che è stata ottenuta la settimana corta, cioè con il sabato libero, quando vi è il giorno del rientro se si è assenti a causa delle avverse condizioni meteo marine, e quindi in quel giorno non si riesce a raggiungere Lipari, è come se si mancasse 2 giorni di seguito. La scuola ha circa oltre 500 ragazzi. Come si fa a tenere a bada in maniera produttiva questa marea?
Io ritengo e mi permetto di dire che sicuramente per una spesa molto modica, mettendosi insieme, si potrebbero trovare delle soluzioni molto economiche per fermarsi almeno 1 notte a Lipari onde non determinare tanti disagi alla scolaresca.
Ai ragazzi voglio dire: non pensiate che quello che molti di voi ( ad eccezione fatta degli attenti e degli studiosi ) fanno nel non volere assolutamente investire nella propria testa, torni poi nella vita a proprio vantaggio. Se sarete degli ignoranti , dei viziosi, dei drogati, dei violenti , delle ragazze poco perbene, tutto questo alla lunga non tornerà a vostro vantaggio. Malgrado tutto abbiamo tanti esempi di nostri ex alunni che , senza raccomandazioni e niente , hanno vinto concorsi e occupano anche posti di prestigio. Adesso come in passato tanti di più, in Italia ed in giro per il mondo. Quello che dico è sicuramente spiacevole, ma malgrado le difficoltà, avete delle vite straordinarie e meravigliose davanti a voi. Tutto dipende dalla vostra testa. Non me ne vogliate, ma apparteniamo alla stessa terra ed è una tristezza pensare che molti di voi protenderebbero per una vita più facile e meno impegnata. Siamo abitanti delle stesse isole, fantastiche e straordinarie, e dovete fare tutto il possibile per la nostra terra, ma principalmente per voi stessi.
Un capitolo a parte è quello che riguarda i genitori.
Una parte importantissima fondamentale che manca nella riforma Renzi sono dei corsi obbligatori tenuti per i genitori.
Qualche anno fa ho scoperto che alcune delle mie colleghe brave e straordinarie, fuggivano dalla scuola per la difficoltà di rapporti con i genitori, i quali sembrerebbero, avallano tutte le manchevolezze ed il poco impegno dei figli, pretendendo magari promozioni immeritate. E allora? Io credo che è proprio da voi , carissimi signori, che bisogna ricominciare a recuperare la società. Con degli ubriaconi, dei drogati e via dicendo non andiamo da nessuna parte. Ne Noi , né Voi.
Capisco che è comodo avere dieci mariti , dieci figli e le famiglie allargate. Ma se tutto questo fosse fatto con più attenzione e senza superficialità pensando a quello che è veramente bene per i nostri figli.
Nel mestiere di genitori, tutti sbagliamo ed è facile parlare a posteriori , però mi promettete che comincerete a pensare a quanto ho detto? Certo non si può cambiare in un momento, ma è fondamentale cominciare a pensare con un po’ più di attenzione alla difficilissima professione di genitori.
Non pensiamo sempre alle colpe degli altri, che vi sono indubbiamente, ma consideriamo quello che ognuno di noi può fare .
Scusatemi tutti questo è ciò che da tempo pensavo di dirvi.
Grazie a tutti coloro che malgrado tutto tentano di raddrizzare questa vecchia barca.
Caterina Conti
FONDI PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATA DA PREVEDERE NEI BILANCI DEI COMUNI, GENOVESE (CISL): «ALTRIMENTI LA REGIONE PUÒ CHIEDERLI INDIETRO». IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL SCRIVE AI SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI MESSINA ANCHE SUL RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI ATTIVI E PASSIVI. «POTREBBERO RINTRACCIARSI SOMME PER INTERVENTI E L’EVENTUALE DISAVANZO SAREBBE SPALMABILE IN 30 ANNI E NON IN 10. MA C’È TEMPO SINO AL 31 DICEMBRE»
Il 2% delle somme trasferite dalla Regione agli Enti locali deve essere utilizzata per attivare percorsi di democrazia partecipata utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza, per la scelta e realizzazione di azioni di interesse comune. È quanto dispone la normativa regionale che prevede, in caso di non attuazione della disposizione, come pena “la restituzione nell’esercizio successivo delle somme non utilizzate per la finalità descritte”.
Per questo, il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, ha scritto a tutti i Comuni della provincia di Messina e ai rispettivi presidenti dei Consigli comunali. L’obiettivo del sindacato è quello di sensibilizzare gli amministratori pubblici alla previsione della norma per gli esercizi finanziari 2014 e 2015 per i cittadini. «È opportuno – scrive Genovese – che gli Enti inadempienti attivino i previsti tavoli di confronto nelle forme e nei modi indicati dalla normativa, prima dell’approvazione degli strumenti di programmazione economica - finanziaria e/o assestamenti e/o riaccertamenti di residui, per non incorrere nelle violazioni di legge previste».
La Cisl chiede quindi la convocazione di un incontro con ciascun comune per attivare il percorso a favore della cittadinanza.
Ma il segretario generale della Cisl ha scritto anche per sottolineare la necessità che si attivino tutte le procedure per il riaccertamento dei residui attivi e passivi degli enti locali.
«Il riaccertamento straordinario – afferma - è previsto dalla legge e dall’operazione deve derivare anche la costituzione del Fondo pluriennale da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015 - 2017 che assume le caratteristiche di strumento di programmazione e controllo delle modalità e dei tempi di impiego delle risorse, prevalentemente vincolate».
Per Genovese l’intervento è necessario per armonizzare la contabilità pubblica e realizzare un importante riassetto negli equilibri contabili dei Comuni, anche in un’ottica di consolidamento delle informazioni contabili con le società partecipate.
«È necessario e non prorogabile effettuare il riaccertamento straordinario dei residui entro e non oltre il 2015 – sottolinea il segretario Cisl - in quanto l’eventuale disavanzo derivante da questa operazione, potrà essere “spalmato” fino a 30 anni e non agli originari 10 anni. Un’importante novità della riforma, in un’ottica programmatoria e strategica, da ricollegare al Documento Unico di Programmazione (DUP) previsto dal decreto legislativo n. 118 che ogni Ente è chiamato ad approvare, in prima applicazione, per il triennio 2016-2018, entro il prossimo 31 dicembre».
La Cisl ha ricordato nella nota come lo strumento strategico ed operativo degli enti presenta il vantaggio di rendere possibile l'integrazione delle scelte di medio e lungo termine con conseguente eliminazione della frammentazione delle scelte programmatiche e riduzione del rischio di contraddizioni e incoerenze del quadro programmatico, consentendo di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative.
«Il DUP – continua – rappresenta strumento e presupposto necessario di tutti gli altri documenti di riqualificazione della spesa ed è un'opportunità per l'avvio di un processo di programmazione con il coinvolgimento dei portatori di interesse, diventando il punto di partenza dei programmi e dei piani futuri riferibili alle missioni dell’ente».
La Cisl ha chiesto agli Enti locali della Provincia di Messina di aprire un confronto con i propri rappresentanti sindacali, «per conoscere e apportare un contributo fattivo e propositivo, prima dell’approvazione degli strumenti di programmazione economico-finanziari che ciascun organismo è chiamato ad approvare, in ordine alle attività di pianificazione e di sviluppo in un ottica di tutela degli interessi rappresentati»
Per questo, il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, ha scritto a tutti i Comuni della provincia di Messina e ai rispettivi presidenti dei Consigli comunali. L’obiettivo del sindacato è quello di sensibilizzare gli amministratori pubblici alla previsione della norma per gli esercizi finanziari 2014 e 2015 per i cittadini. «È opportuno – scrive Genovese – che gli Enti inadempienti attivino i previsti tavoli di confronto nelle forme e nei modi indicati dalla normativa, prima dell’approvazione degli strumenti di programmazione economica - finanziaria e/o assestamenti e/o riaccertamenti di residui, per non incorrere nelle violazioni di legge previste».
La Cisl chiede quindi la convocazione di un incontro con ciascun comune per attivare il percorso a favore della cittadinanza.
Ma il segretario generale della Cisl ha scritto anche per sottolineare la necessità che si attivino tutte le procedure per il riaccertamento dei residui attivi e passivi degli enti locali.
«Il riaccertamento straordinario – afferma - è previsto dalla legge e dall’operazione deve derivare anche la costituzione del Fondo pluriennale da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015 - 2017 che assume le caratteristiche di strumento di programmazione e controllo delle modalità e dei tempi di impiego delle risorse, prevalentemente vincolate».
Per Genovese l’intervento è necessario per armonizzare la contabilità pubblica e realizzare un importante riassetto negli equilibri contabili dei Comuni, anche in un’ottica di consolidamento delle informazioni contabili con le società partecipate.
«È necessario e non prorogabile effettuare il riaccertamento straordinario dei residui entro e non oltre il 2015 – sottolinea il segretario Cisl - in quanto l’eventuale disavanzo derivante da questa operazione, potrà essere “spalmato” fino a 30 anni e non agli originari 10 anni. Un’importante novità della riforma, in un’ottica programmatoria e strategica, da ricollegare al Documento Unico di Programmazione (DUP) previsto dal decreto legislativo n. 118 che ogni Ente è chiamato ad approvare, in prima applicazione, per il triennio 2016-2018, entro il prossimo 31 dicembre».
La Cisl ha ricordato nella nota come lo strumento strategico ed operativo degli enti presenta il vantaggio di rendere possibile l'integrazione delle scelte di medio e lungo termine con conseguente eliminazione della frammentazione delle scelte programmatiche e riduzione del rischio di contraddizioni e incoerenze del quadro programmatico, consentendo di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative.
«Il DUP – continua – rappresenta strumento e presupposto necessario di tutti gli altri documenti di riqualificazione della spesa ed è un'opportunità per l'avvio di un processo di programmazione con il coinvolgimento dei portatori di interesse, diventando il punto di partenza dei programmi e dei piani futuri riferibili alle missioni dell’ente».
La Cisl ha chiesto agli Enti locali della Provincia di Messina di aprire un confronto con i propri rappresentanti sindacali, «per conoscere e apportare un contributo fattivo e propositivo, prima dell’approvazione degli strumenti di programmazione economico-finanziari che ciascun organismo è chiamato ad approvare, in ordine alle attività di pianificazione e di sviluppo in un ottica di tutela degli interessi rappresentati»
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno a Gheorge Zota, Alessia D'Ambra, Angelo Mennillo, Arianna Lo Schiavo, Anna Giunta, Roberto Greco, Silvia Merlo, Elena Lazzaro Famularo, Serio Maria Antonietta, Giuseppe Natoli e Angelo Paino
Volontari Isola di Stromboli - ANPAS ripuliscono area vicino ad elipista 118
Su richiesta del sindaco Giorgianni i Volontari Isola di Stromboli-ANPAS - così come si legge in un post su fb - hanno ripulito la zona circostante l'elipista del 118 di Stromboli.
Decespugliatori, pale e rastrelli per abbassare l'erba, potare le piante vicine e togliere le pietre. Il materiale di risulta (sfalci d'erba e residui delle potature) serviranno per fare concime naturale (dopo la necessaria bio-triturazione)
Decespugliatori, pale e rastrelli per abbassare l'erba, potare le piante vicine e togliere le pietre. Il materiale di risulta (sfalci d'erba e residui delle potature) serviranno per fare concime naturale (dopo la necessaria bio-triturazione)
Sunday, 22 November 2015
Eolie. Rotto l'isolamento
E' durato un giorno l'isolamento dell'arcipelago. Da stamane, infatti, sono ripresi i collegamenti sia in aliscafo che in nave. Dai porti di Lipari, Milazzo e Salina sono partiti i mezzi di CdI, Ustica Lines e NGI.
Santo del giorno : San Clemente I° Romano
Nacque circa l'anno 30 dell'era volgare in Roma da genitori oriundi della Palestina. Trascorse la giovinezza nella più fedele osservanza della religione paterna; ma quando l'apostolo Pietro venne in questa città a portare la parola del Vangelo, fu tra i suoi primi discepoli e ben presto si distinse fra tutti per fedeltà e integrità di costumi. Più tardi l'Apostolo lo consacrò sacerdote per averlo compagno nel sacro ministero.
Dopo la morte del Principe degli Apostoli, i cristiani lo volevano innalzare subito alla dignità papale, ma egli se ne stimò indegno e fece cadere l'elezione prima su Lino, quindi su Cleto. Quando la vita di questo ultimo venne troncata dalla persecuzione, Clemente fu costretto ad accettare l'onerosa carica. Fu papa zelantissimo, oratore e scrittore: a lui dobbiamo i preziosi atti di tanti gloriosi martiri, avendo egli ordinato a sette notai di raccoglierli per iscritto.
La sua attività non sfuggì ai persecutori. Traiano lo voleva indurre al silenzio minacciandogli la morte: ma l'eroe non si spaventò, anzi avendo sempre presente il sublime esempio di Pietro e di Paolo, lavorava con tutto Io slancio per guadagnare anime a Cristo, per meritarsi la corona immarcescibile e la palma della vittoria.
E la minacciata condanna venne. Tratto in arresto, fu mandato ai lavori forzati nel Chersoneso. Nelle cave di pietra trovò tanti suoi figli che per la comune causa avevano subìto la stessa condanna. Duemila e più cristiani, sotto la sferza degli aguzzini, privi di tutto, persino di un po' di acqua con cui bagnare le arse labbra e rinfrescare gli infuocati petti, soggiacevano ai più tormentosi e duri lavori. Il cuore del Padre, straziato pel dolore di tanti figli, alzò fidente la sua preghiera a Dio e un Angelo apparendogli su di un vicino colle gli indicò che colà sarebbe scaturita l'acqua. Accorsero i minatori al luogo indicato e trovarono la bevanda refrigerante.
Alla novella del prodigio avvenuto per intercessione di Clemente, numerosi pagani abbracciarono la religione cristiana che aveva un Dio tanto potente e tanto misericordioso. Ma s'indurì invece il cuore di Traiano, il quale ordinò che il venerando capo dei cristiani fosse gettato nel mare con un'ancora appesa al collo.
Ma ecco un nuovo strepitoso prodigio.
Non appena le acque ebbero soffocato quel corpo ormai sfinito, spinte da forza arcana, si ritirarono dalla riva e sul fondo dell'abisso apparve un prezioso monumento sepolcrale di bianchissimo marmo. Gli astanti, stupefatti, mirarono il miracoloso sarcofago, ma la loro meraviglia crebbe ancor più, quando il cadavere dell'intrepido vegliardo scivolando dal seno delle acque guidato da mano angelica, andò a giacere nella tomba marmorea.
Poco dopo le acque ritornarono a ribaciare il lido e la folla abbandonò la spiaggia; ma mentre i cristiani lodavano e ringraziavano il Signore per lo strepitoso miracolo, molti pagani si decisero ad entrare nell'ovile di Cristo. Le reliquie del glorioso Pontefice, portatevi dai santi fratelli Cirillo e Metodio, riposano ora in Roma nella Basilica eretta in suo onore.
PRATICA. Facciamo oggi un atto di umiltà e qualche piccolo sacrificio.
PREGHIERA. O Dio, che ci allieti ogni anno con la solennità del tuo beato martire e Pontefice Clemente, concedici propizio, che mentre ne celebriamo la festa, ne imitiamo la fortezza.
Dopo la morte del Principe degli Apostoli, i cristiani lo volevano innalzare subito alla dignità papale, ma egli se ne stimò indegno e fece cadere l'elezione prima su Lino, quindi su Cleto. Quando la vita di questo ultimo venne troncata dalla persecuzione, Clemente fu costretto ad accettare l'onerosa carica. Fu papa zelantissimo, oratore e scrittore: a lui dobbiamo i preziosi atti di tanti gloriosi martiri, avendo egli ordinato a sette notai di raccoglierli per iscritto.
La sua attività non sfuggì ai persecutori. Traiano lo voleva indurre al silenzio minacciandogli la morte: ma l'eroe non si spaventò, anzi avendo sempre presente il sublime esempio di Pietro e di Paolo, lavorava con tutto Io slancio per guadagnare anime a Cristo, per meritarsi la corona immarcescibile e la palma della vittoria.
E la minacciata condanna venne. Tratto in arresto, fu mandato ai lavori forzati nel Chersoneso. Nelle cave di pietra trovò tanti suoi figli che per la comune causa avevano subìto la stessa condanna. Duemila e più cristiani, sotto la sferza degli aguzzini, privi di tutto, persino di un po' di acqua con cui bagnare le arse labbra e rinfrescare gli infuocati petti, soggiacevano ai più tormentosi e duri lavori. Il cuore del Padre, straziato pel dolore di tanti figli, alzò fidente la sua preghiera a Dio e un Angelo apparendogli su di un vicino colle gli indicò che colà sarebbe scaturita l'acqua. Accorsero i minatori al luogo indicato e trovarono la bevanda refrigerante.
Alla novella del prodigio avvenuto per intercessione di Clemente, numerosi pagani abbracciarono la religione cristiana che aveva un Dio tanto potente e tanto misericordioso. Ma s'indurì invece il cuore di Traiano, il quale ordinò che il venerando capo dei cristiani fosse gettato nel mare con un'ancora appesa al collo.
Ma ecco un nuovo strepitoso prodigio.
Non appena le acque ebbero soffocato quel corpo ormai sfinito, spinte da forza arcana, si ritirarono dalla riva e sul fondo dell'abisso apparve un prezioso monumento sepolcrale di bianchissimo marmo. Gli astanti, stupefatti, mirarono il miracoloso sarcofago, ma la loro meraviglia crebbe ancor più, quando il cadavere dell'intrepido vegliardo scivolando dal seno delle acque guidato da mano angelica, andò a giacere nella tomba marmorea.
Poco dopo le acque ritornarono a ribaciare il lido e la folla abbandonò la spiaggia; ma mentre i cristiani lodavano e ringraziavano il Signore per lo strepitoso miracolo, molti pagani si decisero ad entrare nell'ovile di Cristo. Le reliquie del glorioso Pontefice, portatevi dai santi fratelli Cirillo e Metodio, riposano ora in Roma nella Basilica eretta in suo onore.
PRATICA. Facciamo oggi un atto di umiltà e qualche piccolo sacrificio.
PREGHIERA. O Dio, che ci allieti ogni anno con la solennità del tuo beato martire e Pontefice Clemente, concedici propizio, che mentre ne celebriamo la festa, ne imitiamo la fortezza.
Eoliani bloccati a Milazzo presentano esposto in Capitaneria
Vi avevamo anticipato che gli eoliani bloccati a Milazzo stavano raggiungendo la locale Capitaneria di porto per fare valere le proprie ragioni dopo la mancata partenza da Milazzo anche del traghetto delle 18 e 30.
In Capitaneria hanno presentato un esposto chiedendo di verificare se sussistono le condizioni per l'interruzione di pubblico servizio.
Secondo gli eoliani il mezzo sarebbe potuto partire stante il miglioramento delle condizioni meteo, così come da bollettino
In Capitaneria hanno presentato un esposto chiedendo di verificare se sussistono le condizioni per l'interruzione di pubblico servizio.
Secondo gli eoliani il mezzo sarebbe potuto partire stante il miglioramento delle condizioni meteo, così come da bollettino
Non parte neanche il traghetto delle 18 e 30. Un centinaio di eoliani furibondi bloccati a Milazzo
Eoliani su tutte le furie a Milazzo dopo che è stato comunicato che neanche il traghetto delle 18 e 30 ex Siremar, che in un primo momento sembrava potesse partire, raggiungerà Vulcano e Lipari.
I circa 100 eoliani, per i quali si prospetta una notte fuori casa si stanno recando in Capitaneria per provare a fare valere le loro ragioni.
I circa 100 eoliani, per i quali si prospetta una notte fuori casa si stanno recando in Capitaneria per provare a fare valere le loro ragioni.
Mercoledì 25 debutta la nuova banconota da 20 euro. La nuova cartamoneta ha come tema lo stile gotico
Nuovi 20 euro da mercoledì in circolazione. Dal 25 novembre entrerà in circolazione la nuova banconota da 20 euro, la seconda della serie "Europa" dopo il taglio da 5 euro e dieci euro introdotto lo scorso anno.
Dalla prossima settimana infatti i consumatori dei paesi della zona euro potranno avere tra le mani la novità ideata dalla Banca centrale europea (BCE). Come le precedenti, anche l’inedito biglietto di banca proporrà un motivo legato alla storia architettonica del Vecchio Continente.
Se la cartamoneta da cinque euro evidenziava il periodo classico e quella da dieci l’epoca romanica, i 20 euro riportano lo stile gotico, in attesa della banconota da 50 euro con il Rinascimento e di quella da 100 con il Barocco e il Rococò.
Sulle banconote da 20 sarà visibile in alcuni punti specifici la figura mitologica greca della principessa Europa, amata da Zeus, e da cui deriva il nome del continente. La cartina di quest’ultimo sulla nuova banconota vedrà pure Cipro e Malta, assenti su quelle da 5 e 10 euro.
Per la BCE il 20 euro che debutta il 25 novembre sarà la cartamoneta più facilmente verificabile nella sua autenticità.
Secondo Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non mancano le perplessità: come è già accaduto per le nuove banconote da 5 e 10 euro, si teme che anche per quella da 20 euro ci saranno problemi nel suo utilizzo, per esempio ai distributori automatici di benzina che inizialmente non riconoscevano le nuove banconote. La Bce si è comunque attrezzata a diffondere opuscoli informativi a tutte le aziende e agli esercizi commerciali in modo da permettere loro di riconoscere bene la nuova banconota e diffondere la loro conoscenza anche alla clientela, oltre che aggiornare i software delle macchinette.
Judo. Alice Natoli si qualifica per finale nazionale campionato italiano esordienti B
Stamattina si è disputata a Carini la fase regionale di qualificazione al Campionato Italiano Esordienti B. Per lo Sporting Club Judo Lipari hanno partecipato Andrea De Salvo, Alice Natoli e Gheorghe Eric Varro.
Dei tre soltanto Alice Natoli ha superato la qualificazione conquistando il gradino piu alto del podio nella ctg di peso kg 70; Alice parteciperà alla finale nazionale giorno 5 dicembre al Lido di Ostia.
Andrea De Salvo nella ctg kg 45 si è fermato al quinto posto e Gheorghe Eric Varro, alla sua prima gara, al nono posto.
Dei tre soltanto Alice Natoli ha superato la qualificazione conquistando il gradino piu alto del podio nella ctg di peso kg 70; Alice parteciperà alla finale nazionale giorno 5 dicembre al Lido di Ostia.
Andrea De Salvo nella ctg kg 45 si è fermato al quinto posto e Gheorghe Eric Varro, alla sua prima gara, al nono posto.
La signora Mezzapica... in memoria di Mina De Salvo e Valeria Solesin
Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. (Sant’Agostino)
La signora Mezzapica di Canneto (Lipari) ci chiede di ricordare e accomunare in questa frase: Mina De Salvo e Valeria Solesin
La signora Mezzapica di Canneto (Lipari) ci chiede di ricordare e accomunare in questa frase: Mina De Salvo e Valeria Solesin
"Diciamo no alla violenza". Iniziativa del comune di Lipari per il 25 Novembre
Con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 Novembre come Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne.Le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne impongono l'impegno costante di tutte le forze istituzionali e del privato sociale. In quest'ottica, non è possibile prescindere dal coinvolgimento delle istituzioni scolastiche presenti sul territorio.In tal senso, il Comune di Lipari – Assessorato Pubblica Istruzione e Servizi Sociali - in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne 2015, ha deciso di promuovere un incontro con le classi terze delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi e le classi quarte dell'Istituto di Istruzione Superiore presenti sul territorio comunale per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell'altro e cercare così di prevenire la violenza, in particolare nei confronti delle donne. Sarà un'occasione di riflessione e confronto per trasmettere ai ragazzi una maggiore consapevolezza del fenomeno, che li spinga a prendere le distanze da comportamenti violenti nella vita di ogni giorno, nell'ottica di una futura e più incisiva campagna di sensibilizzazione e prevenzione teorico-pratica all'interno delle scuole. L'incontro sarà moderato dalle psicologhe Laura Prestigiacomo e Katia Panciotto, collaboratrici del servizio sociale comunale, alla presenza dell'Assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali e del Funzionario responsabile del servizio, e sarà articolato in diversi momenti, tra i quali la proiezione di un filmato che racchiude alcuni cortometraggi realizzati proprio da ragazzi di età compresa tra gli 11 ed i 19 anni.
L'iniziativa farà da tramite alla presentazione del Concorso - Cortometraggio "Diciamo NO alla violenza!", promosso dal Comune di Lipari – Assessorato Pubblica Istruzione e Servizi Sociali - e riservato ai giovani frequentanti le scuole medie inferiori e superiori del territorio comunale. Un ulteriore strumento di riflessione sul delicato tema della violenza di genere che vedrà gli stessi ragazzi protagonisti, in prima linea per rompere il silenzio e dire basta alla violenza sulle donne.
L'appuntamento è per mercoledì 25 novembre, alle ore 09:30 per gli studenti di terza media e alle 11:30 per le quarte superiori, al Centro Sociale Anziani (ex Sala delle Lettere) sul C.so Vittorio Emanuele – Lipari. "Tutti abbiamo la responsabilità di prevenire ed eliminare la violenza contro donne e ragazze. Dobbiamo porre fine agli stereotipi sessuali negativi, introdurre leggi che prevengano la discriminazione e lo sfruttamento e opporci a qualunque forma di abuso. Dobbiamo condannare tutti gli atti di violenza, creare condizioni d'uguaglianza sul posto di lavoro e in casa per cambiare la vita quotidiana di donne e ragazze." (tratto dal Messaggio di Ban Ki-moon in occasione della Giornata Mondiale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne 2014)
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno a Christian Pittari, Mirella D'Anieri, Melo Zaia, Tiziana Zaia, Paolo Mondello, Angelica Di Giovanni, Sandrina Russo, Elisabeth Curie e Francesca Bilardo
Saturday, 21 November 2015
Eolie: E' isolamento. Previsioni non inducono ad ottimismo
Eolie isolate. Sono fermi, al momento, nei porti di riferimento traghetti e mezzi veloci a causa delle avverse condizioni meteo marine.
Le previsioni non inducono certo all'ottimismo. Dopo la "pioggerellina" di stanotte sono previste precipitazioni consistenti ed un calo delle temperature (che già si avverte)
Le previsioni non inducono certo all'ottimismo. Dopo la "pioggerellina" di stanotte sono previste precipitazioni consistenti ed un calo delle temperature (che già si avverte)
Santo del giorno : Santa Cecilia
Protettrice di:cantanti, musica, musicisti
Sotto l'impero di Alessandro Severo era stata proibita ogni persecuzione contro i cristiani e la Chiesa godette un periodo di tranquillità e di pace. Ma a turbare il mite gregge di Cristo sorse presto il tristo prefetto di Roma, Almachio.
Essendosi assentato l'imperatore dalla capitale, egli ne approfittò per sfogare il suo odio contro i cristiani scatenando contro di loro una terribile persecuzione.
Fra le sue vittime più illustri, va ricordata S. Cecilia, nobilissima vergine romana. Nacque ella da ricchissima famiglia alle falde del Gianicolo, e quivi fra agi e comodità fu educata dai più rinomati maestri di Roma.
Fattasi segretamente cristiana, andava ogni giorno più distaccando il suo cuore dalle cose terrene.
Costretta a sposarsi, durante le feste del matrimonio, mentre tutti l'attorniavano per festeggiarla e cantavano inni pagani, essa in cuor suo cantava un cantico di amore al suo mistico e vero sposo, Gesù Cristo. Quando fu sola con Valeriano gli disse: « Sappi che io sono cristiana e già da molto tempo ho consacrato a Gesù tutto il mio cuore... Egli solo è il mio sposo, e tu devi rispettare il mio corpo, perché io ho sempre vicino a me un Angelo del Signore che mi custodisce e mi difende ».
Valeriano rispose: « Io crederò a quanto mi dici e farò quello che tu desideri, se potrò vedere questo Angelo che ti custodisce ». E Cecilia: « Nessuno può vedere l'Angelo del Signore, se non è battezzato. Va' dunque dal santo vescovo Urbano, fatti istruire nella religione cristiana, fatti battezzare, e poi ritorna e vedrai quanto desideri ». Valeriano andò, si fece istruire ed il Vescovo, vedendo le sue buone disposizioni e la mirabile trasformazione che la grazia aveva operato in lui, lo battezzò.
Ritornato presso la sua santa sposa, entrando nella stanza, vide un Angelo di bellissimo aspetto, che teneva in mano due corone intrecciate di rose e di gigli. A tale vista Valeriano comprese che una di quelle corone era preparata per lui se fosse rimasto sempre fedele a Gesù Cristo.
Quindi non solo promise di custodire intatta la purezza della sua castissima sposa, ma si fece ferventissimo cristiano ed istruì e fece battezzare anche suo fratello Tiburzio. Continuava intanto la persecuzione: Valeriano ed il fratello Tiburzio furono decapitati, mentre Cecilia fu condannata a morire asfissiata nella sua stessa camera da bagno.
I soldati eseguirono l'ordine, ma aperta la camera dopo un giorno e una notte trovarono la Santa sana e salva come se avesse respirata aria purissima. Comandò allora Almachio che un littore le troncasse il capo. Andò il littore, vibrò ben tre colpi, ma non riuscì a staccare completamente la testa dal busto, per cui terrorizzato si allontanò lasciando la Santa in una pozza di sangue.
I fedeli accorsi, raccolsero con pannolini il sangue della Martire, come preziosa reliquia e soccorsero Cecilia che visse ancora tre giorni, pregando ed incoraggiando gli astanti ad essere forti nella fede.
Finalmente, consolata dal Papa Urbano a cui donò la propria casa affinchè fosse trasformata in chiesa, placidamente spirò, e andò a cantare eternamente le lodi al suo amato sposo Gesù.
PRATICA. Facciamo qualche atto di riparazione per le numerose bestemmie contro Dio.
PREGHIERA. O Dio, che ci allieti con l'annua solennità della tua beata Cecilia vergine e martire, fa' che, mentre la veneriamo, ne seguiamo anche i santi esempi.
Santa Cecilia è nota per essere la patrona della musica un'affiliazione che le è stata attribuita grazie ad un brano della Passio nel quale, descrivendo il suo matrimonio si dice: Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar che tradotto sarebbe: «Mentre suonavano gli strumenti musicali, la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa». Fu così che da questo canto le venne attribuito l'appellativo di patrona della musica.
Già nel celebre dipinto di Raffaello Lestasi di Santa Cecilia, posto nella Chiesa di San Luigi dei Francesi, la vergine martire veniva raffigurata con un organo portativo in mano e con ai piedi «sparsi per terra instrumenti musici, che non sono dipinti, ma vivi e veri si conoscono».

Essendosi assentato l'imperatore dalla capitale, egli ne approfittò per sfogare il suo odio contro i cristiani scatenando contro di loro una terribile persecuzione.
Fra le sue vittime più illustri, va ricordata S. Cecilia, nobilissima vergine romana. Nacque ella da ricchissima famiglia alle falde del Gianicolo, e quivi fra agi e comodità fu educata dai più rinomati maestri di Roma.
Fattasi segretamente cristiana, andava ogni giorno più distaccando il suo cuore dalle cose terrene.
Costretta a sposarsi, durante le feste del matrimonio, mentre tutti l'attorniavano per festeggiarla e cantavano inni pagani, essa in cuor suo cantava un cantico di amore al suo mistico e vero sposo, Gesù Cristo. Quando fu sola con Valeriano gli disse: « Sappi che io sono cristiana e già da molto tempo ho consacrato a Gesù tutto il mio cuore... Egli solo è il mio sposo, e tu devi rispettare il mio corpo, perché io ho sempre vicino a me un Angelo del Signore che mi custodisce e mi difende ».
Valeriano rispose: « Io crederò a quanto mi dici e farò quello che tu desideri, se potrò vedere questo Angelo che ti custodisce ». E Cecilia: « Nessuno può vedere l'Angelo del Signore, se non è battezzato. Va' dunque dal santo vescovo Urbano, fatti istruire nella religione cristiana, fatti battezzare, e poi ritorna e vedrai quanto desideri ». Valeriano andò, si fece istruire ed il Vescovo, vedendo le sue buone disposizioni e la mirabile trasformazione che la grazia aveva operato in lui, lo battezzò.
Ritornato presso la sua santa sposa, entrando nella stanza, vide un Angelo di bellissimo aspetto, che teneva in mano due corone intrecciate di rose e di gigli. A tale vista Valeriano comprese che una di quelle corone era preparata per lui se fosse rimasto sempre fedele a Gesù Cristo.
Quindi non solo promise di custodire intatta la purezza della sua castissima sposa, ma si fece ferventissimo cristiano ed istruì e fece battezzare anche suo fratello Tiburzio. Continuava intanto la persecuzione: Valeriano ed il fratello Tiburzio furono decapitati, mentre Cecilia fu condannata a morire asfissiata nella sua stessa camera da bagno.
I soldati eseguirono l'ordine, ma aperta la camera dopo un giorno e una notte trovarono la Santa sana e salva come se avesse respirata aria purissima. Comandò allora Almachio che un littore le troncasse il capo. Andò il littore, vibrò ben tre colpi, ma non riuscì a staccare completamente la testa dal busto, per cui terrorizzato si allontanò lasciando la Santa in una pozza di sangue.
I fedeli accorsi, raccolsero con pannolini il sangue della Martire, come preziosa reliquia e soccorsero Cecilia che visse ancora tre giorni, pregando ed incoraggiando gli astanti ad essere forti nella fede.
Finalmente, consolata dal Papa Urbano a cui donò la propria casa affinchè fosse trasformata in chiesa, placidamente spirò, e andò a cantare eternamente le lodi al suo amato sposo Gesù.
PRATICA. Facciamo qualche atto di riparazione per le numerose bestemmie contro Dio.
PREGHIERA. O Dio, che ci allieti con l'annua solennità della tua beata Cecilia vergine e martire, fa' che, mentre la veneriamo, ne seguiamo anche i santi esempi.
Approfondimento
Santa Cecilia è nota per essere la patrona della musica un'affiliazione che le è stata attribuita grazie ad un brano della Passio nel quale, descrivendo il suo matrimonio si dice: Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar che tradotto sarebbe: «Mentre suonavano gli strumenti musicali, la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa». Fu così che da questo canto le venne attribuito l'appellativo di patrona della musica.
Già nel celebre dipinto di Raffaello Lestasi di Santa Cecilia, posto nella Chiesa di San Luigi dei Francesi, la vergine martire veniva raffigurata con un organo portativo in mano e con ai piedi «sparsi per terra instrumenti musici, che non sono dipinti, ma vivi e veri si conoscono».
Calcio a 5 - Serie D. Impegno casalingo per il Filicudi
L'incontro è valido per il campionato di serie D.
Per quanto riguarda, invece, il campionato di terza categoria di calcio ad 11 il Malfa affronterà in trasferta il Furci.
Lo Stromboli, sempre fuori caso, la capolista Limina
Eolie'RR seleziona commessa, estetista e massaggiatrice per stagione 2016
La dott.ssa Recanatesi del gruppo Eolie'RR invita le giovani interessate a presentarsi ai colloqui per la stagione 2016, le selezioni sono già iniziate, sia per la qualifica di commessa presso l'Erboristeria di Vulcano in Via Porto Levante, che per le mansioni specifiche di estetista e massaggiatrice presso Vulcano e Lipari centri benessere e beauty Eolie'RR Spa & Wellness.
Si prega di contattarci solo se realmente interessate, si richiede bella presenza, conoscenza delle lingue, la capacità o la volontà di apprendere, di adattarsi al lavoro di squadra, di sostenere situazioni di stress in alta stagione, così come la disponibilità agli spostamenti sulle Isole.
Si prega inoltrare curriculum vitae alla rr.cosmetici.vulcano@libero.it 348.8994784 e al 340.9850902.
Si prega di contattarci solo se realmente interessate, si richiede bella presenza, conoscenza delle lingue, la capacità o la volontà di apprendere, di adattarsi al lavoro di squadra, di sostenere situazioni di stress in alta stagione, così come la disponibilità agli spostamenti sulle Isole.
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Il cordoglio di Caterina Conti e famiglia per Nino Natoli
A Nino Natoli “IL POSTINO”
Ed alle famiglie.
Carissimo Nino,
quando ieri mi hanno detto che Nino Natoli “ Il Postino” era deceduto mi sono addolorata pensando che fosse un postino vecchio amico di papà, ma non avevo assolutamente capito che eri tu e ne sono rimasta sconvolta. Non sapevamo neanche che eri stato male.
Abbiamo aperto l’Hotel Giardino sul Mare nel 1972 e tu sei stato il nostro portiere notturno per almeno 10-15 anni. Sicuramente la parte più bella della nostra vita. Sei stato affettuoso, presente ed efficiente.
Nel ringraziarti per tutto quanto fatto per noi ti abbracciamo con tutta la tua famiglia ed io personalmente ti do un arrivederci.
Ciao Carissimo.
Ed alle famiglie.
Carissimo Nino,
quando ieri mi hanno detto che Nino Natoli “ Il Postino” era deceduto mi sono addolorata pensando che fosse un postino vecchio amico di papà, ma non avevo assolutamente capito che eri tu e ne sono rimasta sconvolta. Non sapevamo neanche che eri stato male.
Abbiamo aperto l’Hotel Giardino sul Mare nel 1972 e tu sei stato il nostro portiere notturno per almeno 10-15 anni. Sicuramente la parte più bella della nostra vita. Sei stato affettuoso, presente ed efficiente.
Nel ringraziarti per tutto quanto fatto per noi ti abbracciamo con tutta la tua famiglia ed io personalmente ti do un arrivederci.
Ciao Carissimo.
Caterina Conti e famiglia
A Nino Alessandro il premio "I padri del folklore". Grande soddisfazione tra i Cantori popolari delle Eolie
Ottenendo l’unanimità dei consensi già a livello Regionale, cosa di straordinaria importanza, il Dr. Nino Alessandro è stato insignito del premio “I Padri del folklore – Personalità Benemerita della Federazione Italia Tradizioni Popolari”.
La notizia è stata comunicata nella serata di ieri al diretto interessato nonché al gruppo dei “Cantori Popolari delle Isole Eolie”, dal Presidente Regionale F.I.T.P., Alfio Russo.
La cerimonia di consegna di tale prestigioso riconoscimento, si terrà a Ravenna nei gg 22 e 23 Gennaio 2016 in concomitanza con la “Rassegna di canti e musiche popolari”.
La soddisfazione dell’Associazione Eoliana è indescrivibile perché sancisce il grande lavoro svolto negli anni dal loro Direttore Artistico, nonché dall’impegno giornalmente profuso non solo nel campo del folklore.
Nino Alessandro, infatti, si distingue anche in altre attività come quelle del volontariato, delle persone meno abili e tanto altro ancora il tutto in maniera professionale, dignitosa, precisa, seria e puntuale.
Non và altresì dimenticato che alcuni anni orsono, Amministrazione Bruno, lo stesso è stato insignito con il riconoscimento di cittadino Onorario del Comune di Lipari (vedi foto).
Per noi appartenenti all’Associazione dei “Cantori Popolari delle Isole Eolie”, già fieri della Vice Presidenza Provinciale assegnata al nostro Presidente Giuseppe Bianchi alcuni mesi orsono, rappresenta questo un ulteriore traguardo e motivo di immensa gioia che condividiamo appieno con il Carissimo Nino ma che desideriamo esternare all’intera comunità Eoliana che, non può che esser fiera di annoverare trai suoi concittadini un esempio così limpido, capace e di rara professionalità e acume
I Cantori Popolari delle Isole Eolie
"Accendi l'Azzurro". Cantori popolari portano a Lipari iniziativa di Telefono Azzurro
E' in corso a Lipari, così come in oltre 1.000 piazze d'Italia, l’iniziativa di raccolta fondi e sensibilizzazione “Accendi l’Azzurro” di Telefono Azzurro
Anche a Lipari, grazie ai Cantori Popolari delle Eolie che hanno sposato l'iniziativa, è possibile trovare le Casette di luce di Telefono Azzurro e, con una donazione minima di 9 (nove) euro, sostenere le attività dell’Associazione perché possa offrire aiuto ad un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti.
Questi gli appuntamenti nella nostra isola:
Lipari: Sabato 22 e Domenica 23 C.so V. Emanuele (altezza palma) mattino ore 11,00 – 13,30 - pomeriggio ore 18,00 -20,00.
Canneto: Domenica 23 P.zza S.Cristoforo mattino ore 11,00 – 13,30 pomeriggio ore 17,30 – 19,30.
FOTO DI SILVIA SARPI
Anche a Lipari, grazie ai Cantori Popolari delle Eolie che hanno sposato l'iniziativa, è possibile trovare le Casette di luce di Telefono Azzurro e, con una donazione minima di 9 (nove) euro, sostenere le attività dell’Associazione perché possa offrire aiuto ad un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti.
Questi gli appuntamenti nella nostra isola:
Lipari: Sabato 22 e Domenica 23 C.so V. Emanuele (altezza palma) mattino ore 11,00 – 13,30 - pomeriggio ore 18,00 -20,00.
Canneto: Domenica 23 P.zza S.Cristoforo mattino ore 11,00 – 13,30 pomeriggio ore 17,30 – 19,30.
FOTO DI SILVIA SARPI
Salina. Al via la scuola calcio presieduta da Cettina Giannò. Allenatore il professor Cervellera
Riprendiamo questa notizia da salinanews.it per congratularci per questa iniziativa. Un grosso in bocca al lupo sia a Cettina che al professore Cervellera.
Viabilità e dissesto idrogeologico: Da Regione siciliana via libera a piano interventi
Il governo Crocetta ha approvato, nel corso della riunione di giunta di oggi, il piano di interventi per affrontare le priorità che riguardano la Sicilia: viabilità interna, dissesto idrogeologico, viabilità secondaria, aree di crisi complesse, porti. Sarà realizzato nei prossimi due anni attraverso il Patto per lo sviluppo da sottoscrivere con il Governo nazionale.
Gli interventi nel dettaglio saranno illustrati dal governatore Rosario Crocetta la prossima settimana.
La giunta regionale nella seduta odierna ha anche deliberato, su proposta dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei, il ricorso all’anticipazione della liquidità finanziaria mediante la Tesoreria regionale, in attesa dei fondi che devono essere trasferiti dallo Stato. Questa decisione consentirà di sbloccare le risorse necessarie a certificare la spesa comunitaria per raggiungere l’obiettivo entro la fine dell’anno e coprire le spese obbligatorie.
E’ stato approvato, inoltre, il piano di equilibrio, da proporre alla presidenza del Consiglio dei ministri, sui conti della Regione per il 2016 e il 2017. Si punta alla ristrutturazione delle entrate della Regione in modo tale da permettere una programmazione pluriennale della spesa. Il piano, tra l’altro, prevede di non utilizzare per i futuri esercizi finanziari, spese riservate allo sviluppo e alle infrastrutture per il risanamento dei conti.
La giunta regionale nella seduta odierna ha anche deliberato, su proposta dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei, il ricorso all’anticipazione della liquidità finanziaria mediante la Tesoreria regionale, in attesa dei fondi che devono essere trasferiti dallo Stato. Questa decisione consentirà di sbloccare le risorse necessarie a certificare la spesa comunitaria per raggiungere l’obiettivo entro la fine dell’anno e coprire le spese obbligatorie.
E’ stato approvato, inoltre, il piano di equilibrio, da proporre alla presidenza del Consiglio dei ministri, sui conti della Regione per il 2016 e il 2017. Si punta alla ristrutturazione delle entrate della Regione in modo tale da permettere una programmazione pluriennale della spesa. Il piano, tra l’altro, prevede di non utilizzare per i futuri esercizi finanziari, spese riservate allo sviluppo e alle infrastrutture per il risanamento dei conti.
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno ad Alessio Vinci, Maria Villini, Salvatore Martelli, Rosa Favorito, Ubaldo Casiero, Sandra Bonica, Melania Lo Piccolo e Paola Favorito
Friday, 20 November 2015
Oggi: Presentazione della Beata Vergine Maria
Maria aveva raggiunta l'età di tre anni, ed i suoi genitori, secondo la promessa fatta, la portarono al tempio onde consacrarla al Signore.
Possiamo immaginare il loro dolore nel doversi separare da Colei che per tanto tempo avevano aspettato, per cui tanto avevano sospirato e pregato, e che formava l'unica consolazione e l'unico conforto della loro vecchiaia. Ma la fedeltà al voto doveva trionfare sull'amor naturale, ed essi si disposero al grande sacrifizio.
Maria invece, sebbene piccolina, appena seppe che doveva recarsi al tempio, ben volentieri acconsentì, per consacrarsi interamente al Signore e dimorare in mezzo alle vergini votate al ministero del tempio.
Consolata da questo pensiero, Maria insisté presso i genitori, affinché venisse sollecitata la partenza verso il monte santo, su cui si ergeva superbo e magnifico il tempio di Gerusalemme. E l'ora giunse: Maria si avviò verso la grande città.
Appena scorse da lontano il luogo della sua dimora innalzò i suoi occhi al cielo, ed adorò Colui che doveva incarnarsi nel suo seno.
Il Sommo Sacerdote all'apparire di quella fanciulla rimase estasiato. Quel volto più divino che umano, quegli occhi limpidi e affascinanti, quelle labbra socchiuse ad un sorriso, davano alla fanciulla un'espressione angelica. Il Sacerdote quasi non osava toccarla e solo alle preghiere dei genitori si decise a prendere la fanciulla e ad offrirla al Signore, Dio d'Israele.
E così Maria, docile alla voce celeste, dimentica del popolo e della casa paterna, offrì al suo Divino Sposo il sacrificio più puro, più gradito e più perfetto che abbia mai ricevuto la Divina Maestà dopo il sacrificio della croce.
Intanto la Vergine, ritirata fra quelle mura, dava esempi sublimi di umiltà e modestia: sempre sorridente e gentile con le sue compagne, non faceva mai nulla che le potesse disgustare. La sua anima, sempre assorta in Dio, si intratteneva in lunghe orazioni e veglie, e non sapeva distaccarsi dalla contemplazione del suo Diletto.
Studiava molto le Sacre Scritture, imparò a tessere la seta e le altre stoffe per preparare gli abiti ai sacerdoti e gli, indumenti per il tempio.
E così Maria, qual viola nascosta, trascorse circa undici anni nel ritiro.
PRATICA. Impariamo da Maria a consacrare le nostre forze al Signore e a servirlo con la massima fedeltà.
PREGHIERA. O Dio, che hai voluto che la Beata Maria sempre Vergine, abitacolo dello Spirito Santo, quest'oggi fosse presentata al tempio, deh! fa' che noi per sua intercessione meritiamo di essere presenti nel tempio della sua gloria.
Possiamo immaginare il loro dolore nel doversi separare da Colei che per tanto tempo avevano aspettato, per cui tanto avevano sospirato e pregato, e che formava l'unica consolazione e l'unico conforto della loro vecchiaia. Ma la fedeltà al voto doveva trionfare sull'amor naturale, ed essi si disposero al grande sacrifizio.
Maria invece, sebbene piccolina, appena seppe che doveva recarsi al tempio, ben volentieri acconsentì, per consacrarsi interamente al Signore e dimorare in mezzo alle vergini votate al ministero del tempio.
Consolata da questo pensiero, Maria insisté presso i genitori, affinché venisse sollecitata la partenza verso il monte santo, su cui si ergeva superbo e magnifico il tempio di Gerusalemme. E l'ora giunse: Maria si avviò verso la grande città.
Appena scorse da lontano il luogo della sua dimora innalzò i suoi occhi al cielo, ed adorò Colui che doveva incarnarsi nel suo seno.
Il Sommo Sacerdote all'apparire di quella fanciulla rimase estasiato. Quel volto più divino che umano, quegli occhi limpidi e affascinanti, quelle labbra socchiuse ad un sorriso, davano alla fanciulla un'espressione angelica. Il Sacerdote quasi non osava toccarla e solo alle preghiere dei genitori si decise a prendere la fanciulla e ad offrirla al Signore, Dio d'Israele.
E così Maria, docile alla voce celeste, dimentica del popolo e della casa paterna, offrì al suo Divino Sposo il sacrificio più puro, più gradito e più perfetto che abbia mai ricevuto la Divina Maestà dopo il sacrificio della croce.
Intanto la Vergine, ritirata fra quelle mura, dava esempi sublimi di umiltà e modestia: sempre sorridente e gentile con le sue compagne, non faceva mai nulla che le potesse disgustare. La sua anima, sempre assorta in Dio, si intratteneva in lunghe orazioni e veglie, e non sapeva distaccarsi dalla contemplazione del suo Diletto.
Studiava molto le Sacre Scritture, imparò a tessere la seta e le altre stoffe per preparare gli abiti ai sacerdoti e gli, indumenti per il tempio.
E così Maria, qual viola nascosta, trascorse circa undici anni nel ritiro.
PRATICA. Impariamo da Maria a consacrare le nostre forze al Signore e a servirlo con la massima fedeltà.
PREGHIERA. O Dio, che hai voluto che la Beata Maria sempre Vergine, abitacolo dello Spirito Santo, quest'oggi fosse presentata al tempio, deh! fa' che noi per sua intercessione meritiamo di essere presenti nel tempio della sua gloria.
Come eravamo: Quattropani calcio (anni 80)
Riproponiamo questa foto in cui si ritroveranno un buon numero di 50enni ed oltre di oggi. La foto è scattata al Santa Lucia oggi Megaparcheggio
Lo facciamo per ricordare Nino Natoli (Il postino) che di questa squadra era uno dei più affettuosi "seguaci".
Lo vediamo nella foto con la camicia bianca, accanto a capitan Acquaro
Lo facciamo per ricordare Nino Natoli (Il postino) che di questa squadra era uno dei più affettuosi "seguaci".
Lo vediamo nella foto con la camicia bianca, accanto a capitan Acquaro
Appello per un lavoro di un padre disperato
Riceviamo e pubblichiamo:
Gentilissima redazione
chi vi scrive è un padre in preda alla disperazione, scrivo a voi con la speranza che mi venga data la possibilita’ di pubblicare questa mia lettera.
Voglio fare un appello disperato ai tanti lettori di questo grandissimo giornale, stimato da molti liparoti, perche’ non so piu’ cosa fare e a chi chiedere aiuto, ho perso ogni speranza di riuscire a trovare un lavoro.
voglio rivolgermi a tanta gente di buon cuore che magari possa capirci ed aiutarci ad uscire da questo incubo: sono disoccupato, abbiamo un bambino, anche mia moglie è disoccupata, non percepiamo alcun tipo di sussidio viviamo in casa d’affitto, pagando un canone mensile di 250,00 Euro, ma abbiamo diversi mesi arretrati e non so come finira’...se saremo i prossimi a finire sotto i ponti!
La nostra quotidianieta’ è un inferno, ogni santo giorno , perchè vivendo senza lavoro si muore ogni secondo; mi arrangio se capita come muratore ecc. ma, negli ultimi tempi, si è ristretto anche questo.
Ci siamo rivolti al Comune di lipari e ci dicono che non possono fare nulla che non hanno ne fondi ne lavoro. Ho perso fiducia nelle istituzioni. Ho capito quanta indifferenza c’e’, mi aspettavo un po di solidarieta’ ma mi sono sbagliato.. come del resto per la chiesa e Comune.
Per questo chiedo a tanta buona gente un po di solidarieta’, per noi è molto umiliante ma non sappiamo proprio come fare, a chi chiedere aiuto.
Spero, magari,in qualche proposta di lavoro, sono disposto a tutto anche a spostarmi.
Siamo costretti a soffrire ogni giorno per un lavoro che non c'è per vivere , la dignità ce l'hanno calpestata. Questo vale anche per la chiesa che ti passa un po di pasta, qualche pomodoro e, se tutto va bene, un litro di latte.
In una famiglia ci vuole ben altro per sfamarsi,non si fanno idea che se non hai acqua e gas non puoi cucinare.
Pensate, senza vergognarmi, andai in chiesa con tanto di bollette da pagare, vicino al prete a piangere e lui senza un po di umanità se ne è infischiato di noi. Avevo fede per la chiesa ma adesso non piu’, ho perso questa stima..ma abbiamo tanta fede in Dio quella non ce la toglie nessuno.
Cerco lavoro in tutti i settori, in tutti i posti d’Italia ma nulla.. nessuno ti chiama.. ho perso il conto di quanti curriculum, tramite email ho mandato
Ho varie esperienze perche ho fatto molta esperienza in tutti i i settori, anche nel campo dell’edilizia. Non ho preferenze, cerco qualsiasi lavoro.. ma basta che esco cerco in giro e ti dicono che c'è crisi e non c'è lavoro e ti può capitare di trovare anche qualche persona che ti propone di commettere brutte cose. Io non ne sono capace moriro’ onesto.
Lo so non sono l’unico in questa situazione ce ne sono tanti che vivono in nostro stato, ma a me dispiace per mia moglie e il mio bambino, perchè mi sento impotente che non posso fare nulla per loro. Io dico ma è giusto vivere cosi? Aiutatemi vi prego.
Vi scongiuro, fatelo per il mio principe.. un aiuto e un lavoro in qualunque punto d’italia, sono disposto a trasferirmi ma basta che esca un benedetto lavoro per vivere serenamente e con dignita’.
Vi scongiuro, fatelo per il mio principe.. un aiuto e un lavoro in qualunque punto d’italia, sono disposto a trasferirmi ma basta che esca un benedetto lavoro per vivere serenamente e con dignita’.
Non so piu a chi chiedere aiuto, non lasciateci soli fatelo per il mio piccolo... che Dio vi benedica a tutti!
Ringrazio Tutti per l’attenzione
Distinti saluti un papà
NDD - Chi volesse dare un lavoro a questo giovane e disperato papà contatti il 3392293827 chiedendo di Gaetano
Mare sicuro 2015. Il bilancio della CP-Guardia Costiera di Milazzo
COMUNICATO STAMPA
L’attività Mare Sicuro 2015 si è svolta dal 22 giugno al 13 settembre, secondo le disposizioni impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Nel periodo in riferimento, il servizio di controllo e vigilanza di tutto il litorale di competenza, è stato garantito mediante l’impiego dei mezzi terrestri in dotazione e, via mare, delle dipendenti 12 unità navali. In tal senso particolarmente significativa e pagante si è rivelata la scelta di ridislocare un battello pneumatico presso il sorgitore di Portorosa. Scelta strategicamente utile anche in relazione alla vicinanza alla Riserva Naturale Orientata Laghetti di Marinello, in considerazione dell’elevata presenza di unità da diporto ed in relazione alla forte vocazione turistica di detta area. Appare opportuno evidenziare, inoltre, che detta unità è stata determinante anche per l’espletamento di diverse operazioni di assistenza e soccorso ad unità da diporto e bagnanti in difficoltà.
L’attività preparatoria svolta agli inizi dell’operazione “Mare Sicuro 2015”, ha fornito un notevole apporto all’attività operativa, con particolare riguardo al rapporto di collaborazione avuto con le amministrazioni locali, concessionari e gestori di approdi turistici, i quali opportunamente sensibilizzati con riunioni e comunicazioni varie, hanno prontamente posto in essere tutte le attività di propria competenza necessarie alla tutela dell’ambiente marino e della sicurezza della navigazione e della balneazione.
L’attività espletata dalle pattuglie via terra, atta ad accertare le condizioni di sicurezza dei bagnanti e degli utenti del mare, ha consentito un capillare controllo degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere che, in ragione delle verifiche preventive fatte sugli stessi ed all’attività di sensibilizzazione, ha certamente favorito una più attenta attività di vigilanza da parte degli stessi assistenti ai bagnanti ivi preposti, con il risultato di una proficua collaborazione con questo Comando.
Sono state monitorate tutte le spiagge libere che ricadono nell’ambito di giurisdizione anche al fine di verificare l’attivazione del servizio di salvamento ed il posizionamento degli apprestamenti di sicurezza da parte dei Comuni competenti. Nell’ambito di detta attività si è avuto modo di verificare che numerosi Comuni costieri hanno incontrato non poche difficoltà per l’istituzione di presidi di salvamento presso le spiagge libere.
In particolare durante la settimana del ferragosto, quando si è registrato il maggiore afflusso di bagnanti sui litorali di competenza, si è proceduto ad effettuare mirati controlli in materia di sicurezza della navigazione, verificando il rispetto delle pertinenti normative con particolare riferimento alle tabelle d’armamento, al numero di passeggeri trasportati in relazione alla certificazione di sicurezza, avendo specifico riguardo alle unità di modesto tonnellaggio che effettuano piccole crociere, escursioni costiere, gite turistiche etc., nonché controlli sul rispetto delle vigenti disposizioni normative che disciplinano l’attività di locazione e noleggio delle unità da diporto.
Svariati controlli sono stati effettuati presso le foci dei fiumi e dei torrenti con lo scopo di prevenire eventuali sversamenti in mare di sostanze illecite quali potenziali fonti di pericolo per la salute pubblica.
A tale proposito si ritiene opportuno evidenziare che nel corso della trascorsa stagione balneare sono pervenute numerose segnalazioni da parte di bagnanti, diportisti, utenti del mare in genere, in relazione a presunti inquinamenti dell’ambiente marino in numerose località ricedenti nella giurisdizione di questo Comando. in relazione a tale circostanza è stata espletata una intensa attività di accertamento, anche tramite prelievi e campionamenti di acqua presso gli specchi acquei interessati, con il coinvolgimento dell’ARPA e delle amministrazioni comunali interessate, in particolar modo nei casi in cui le segnalazioni hanno riguardato versamenti in mare di reflui fognari non depurati. In tali circostanze, peraltro, l’intervento della scrivente Capitaneria ha indotto le amministrazioni comunali ad adottare i provvedimenti di interdizione della balneazione degli specchi acquei interessati, a tutela della salute pubblica.
L’attività ispettiva è stata svolta anche a tutela delle risorse ittiche con controllo della filiera della pesca dal prelievo della risorsa alla commercializzazione del prodotto, con particolare riguardo alla repressione della pesca illegale. In relazione a detti controlli di particolare rilievo è stata l’attività di sequestro di 30 Km. circa di reti da posta derivanti del tipo illegale, effettuata presso l’isola di Alicudi, ed il sequestro di circa 27 tonnellate di prodotto itticoappartenente alla specie tonno rosso, catturate illegalmente da un unità da pesca non autorizzata a tale tipo di attività.
Durante l’operazione, sono state accertate numerose infrazioni, opportunamente sanzionate, inerenti prevalentemente limiti di navigazione dalla costa, dotazioni degli stabilimenti balneari, violazioni al codice della nautica da diporto, al regolamento che disciplina la fruizione della Riserva naturale orientata di Marinello, ed alla vigente normativa in materia di pesca sportiva ricreativa.
Attività di vigilanza e controllo presso i depuratori dei reflui provenienti dalla pubblica fognatura, scarichi abusivi, tutela ambientale.
È continuata anche nel corso del 2015 l’attività con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente - Struttura territoriale di Messina, per la verifica sul funzionamento dei depuratori dei reflui urbani, mantenuti e gestiti dai comuni che ricadono nell’ambito della giurisdizione. L’attività scaturisce dalla necessità di effettuare una specifica azione di vigilanza e controllo del territorio con l’obiettivo di porre in essere un monitoraggio sistematico della fascia costiera di giurisdizione, anche al fine di prevenire e reprimere ogni eventuale condotta illecita perpetrata ai danni dell’ambiente marino-costiero e del demanio marittimo.
Detta attività, già iniziata nel 2012, è stata espletata presso tutti Comuni costieri ed è prioritariamente finalizzata alla verifica del possesso da parte delle amministrazioni comunali, dei titoli autorizzativi all’occupazione delle aree demaniali marittime e degli specchi acquei tramite le condotte sottomarine degli scarichi in mare, e delle prescritte autorizzazioni allo scarico dei reflui urbani depurati ai sensi del D.Lgs. 152/2006 verificando, altresì, il corretto funzionamento degli impianti di depurazione.
Con tali controlli il personale militare dipendente ha, pertanto, verificato anche il corretto funzionamento del ciclo depurativo, la manutenzione e tenuta degli impianti, quindi, ha provveduto alla verifica della rispondenza degli scarichi ai limiti fissati dalla vigente normativa ed il regolare smaltimento dei rifiuti prodotti.
In relazione alle attività in parola si è proceduto, altresì, già nel corso dell’anno 2014 al sequestro dei depuratori comunali di Gioiosa marea e San Giorgio e nell’anno 2015 dei comuni di Oliveri e Patti, congiuntamente alla Polizia di stato del Commissariato di Patti. Inoltre sempre nel corso del 2015 è stato posto sotto sequestro preventivo l’impianto di depurazione del comune di Torregrotta.
Si è, complessivamente proceduto a redigere n. 9 informative di reato inoltrate alle competenti Procure della Repubblica, in quanto i titolari/gestori degli impianti di depurazione comunale, seppure a conoscenza che i reflui urbani non subivano un adeguato trattamento di depurazione, non hanno posto in essere alcuna efficace iniziativa diretta a migliorarne l’effetto depurativo, omettendo di compiere quegli atti di ufficio necessari alla tutela della salute pubblica, e rendendosi responsabili di una illecita gestione di rifiuti (vaglio e fanghi derivanti dal processo depurativo stoccati e non smaltiti nei modi e tempi previsti dalla vigente normativa).
In particolare, in merito alla irregolare gestione dei rifiuti prodotti dai depuratori, nell’ultimo biennio sono stati effettuati sequestri presso i depuratori dei comuni di Furnari, Rometta e Saponara.
Tra dette irregolarità si evidenzia, altresì, quella relativa ad alcuni territori comunali che sono del tutto sprovvisti di impianti di depurazione e che, pertanto, sversano i reflui urbani direttamente all’interno di torrenti e conseguentemente nel corpo recettore mare, questo è il caso accertato presso il comune di Monforte San Giorgio.
Si è proceduto pertanto a contestare le seguenti fattispecie di reato: getto pericoloso di cose in mare, danneggiamento, occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo, omissione di atti d’ufficio ed abuso d’ufficio, deposito incontrollato/abbandono di rifiuti non pericolosi.
Incontro stasera al bar "La Precchia" ad una settimana dagli attentati di Parigi. Incontro aperto a tutti
Comunicato della comunità francese di Lipari
Ad una settimana dagli attentati di Parigi ci riuniremo, stasera alle 21 e 30, con una candela al bar "La Precchia", in memoria delle vittime.
Ci dovrebbe essere della musica.
Ciascuno può portare un suo strumento o altro per fare rumore.
Vi aspettiamo.
L'incontro è aperto a tutti
Ad una settimana dagli attentati di Parigi ci riuniremo, stasera alle 21 e 30, con una candela al bar "La Precchia", in memoria delle vittime.
Ci dovrebbe essere della musica.
Ciascuno può portare un suo strumento o altro per fare rumore.
Vi aspettiamo.
L'incontro è aperto a tutti
"Accendi l'azzurro". Le "casette di luce" di telefono azzurro domani e domenica a Lipari e Canneto a cura dei Cantori popolari
Sabato 22 e domenica 23 Novembre 2014, Telefono Azzurro illumina le piazze d’Italia con l’iniziativa di raccolta fondi e sensibilizzazione “Accendi l’Azzurro”.
In oltre 1.000 piazze su tutto il territorio italiano, sarà possibile trovare le Casette di luce di Telefono Azzurro e, con una donazione minima di 9 (nove) euro, sostenere le attività dell’Associazione perché possa offrire aiuto ad un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti.
In oltre 1.000 piazze su tutto il territorio italiano, sarà possibile trovare le Casette di luce di Telefono Azzurro e, con una donazione minima di 9 (nove) euro, sostenere le attività dell’Associazione perché possa offrire aiuto ad un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti.
In particolare, data la crescente “multimedialità” dei ragazzi, Telefono Azzurro intende offrire loro nuove opportunità per essere ascoltati e sostenuti quando sono in difficoltà: accanto al telefono (linea 1.96.96) e alla chat saranno dunque sviluppati nuovi servizi, quali quelli che operano via sms, Whatsapp, Skype e social.
Le Casette di luce sono il simbolo del calore e della vicinanza a ogni bambino, della sicurezza,della cura e della protezione.
Telefono Azzurro vuole portare la luce in tutte le case, anche in quelle più buie nelle quali bambini e ragazzi, anziché sentirsi sicuri, subiscono violenze psicologiche e fisiche, o non sono ascoltati nei loro bisogni primari di affetto e tutela.
A Lipari l’iniziativa è portata avanti dall’associazione dei “Cantori Popolari delle Isole Eolie” con gli appuntamenti di seguito elencati:
Lipari: Sabato 22 e Domenica 23 C.so V. Emanuele (altezza palma) mattino ore 11,00 – 13,30 - pomeriggio ore 18,00 -20,00.
Canneto: Domenica 23 P.zza S.Cristoforo mattino ore 11,00 – 13,30 pomeriggio ore 17,30 – 19,30.
Le Casette di luce sono il simbolo del calore e della vicinanza a ogni bambino, della sicurezza,della cura e della protezione.
Telefono Azzurro vuole portare la luce in tutte le case, anche in quelle più buie nelle quali bambini e ragazzi, anziché sentirsi sicuri, subiscono violenze psicologiche e fisiche, o non sono ascoltati nei loro bisogni primari di affetto e tutela.
A Lipari l’iniziativa è portata avanti dall’associazione dei “Cantori Popolari delle Isole Eolie” con gli appuntamenti di seguito elencati:
Lipari: Sabato 22 e Domenica 23 C.so V. Emanuele (altezza palma) mattino ore 11,00 – 13,30 - pomeriggio ore 18,00 -20,00.
Canneto: Domenica 23 P.zza S.Cristoforo mattino ore 11,00 – 13,30 pomeriggio ore 17,30 – 19,30.
Nuovo Consiglio di Amministrazione all' INGV
ll Consiglio di Amministrazione INGV è nominato dal Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca.
E' presieduto dal Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed è costituito dai seguenti componenti:
Prof. Stefano Gresta (Presidente INGV)
Prof. Claudio Faccenna (Designato dal Ministero Istruzione Università e Ricerca) Prof. Giancarlo Neri (Designato dal Ministero Istruzione Università e Ricerca)
Dott. Nicola Alessandro Pino (Componente elettivo)
Dott. Giulio Selvaggi (Componente elettivo)
E' presieduto dal Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed è costituito dai seguenti componenti:
Prof. Stefano Gresta (Presidente INGV)
Prof. Claudio Faccenna (Designato dal Ministero Istruzione Università e Ricerca) Prof. Giancarlo Neri (Designato dal Ministero Istruzione Università e Ricerca)
Dott. Nicola Alessandro Pino (Componente elettivo)
Dott. Giulio Selvaggi (Componente elettivo)
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno ad Angela Vitale, Marco Miuccio, Morgana Scaramozzino, Rosaria Saltalamacchia, Giovanna Quadara, Giuseppe Natoli, Patrizia La Greca e Alessia Ziino
Thursday, 19 November 2015
Oggi la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Oggi si celebra la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Nel nostro piccolo vogliamo farlo, attraverso questo post, anche noi di Eolienews
La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia fu approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia.
194 Stati hanno ratificato questa Convenzione. La Convenzione è stata ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. L'ultimo paese ad aver ratificato la convenzione è stato la Somalia
La Convenzione è uno strumento giuridico e un riferimento a ogni sforzo compiuto in cinquant'anni di difesa dei diritti dei bambini; è composta da 54 articoli.
La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia fu approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia.
194 Stati hanno ratificato questa Convenzione. La Convenzione è stata ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. L'ultimo paese ad aver ratificato la convenzione è stato la Somalia
La Convenzione è uno strumento giuridico e un riferimento a ogni sforzo compiuto in cinquant'anni di difesa dei diritti dei bambini; è composta da 54 articoli.
Santo del giorno : Santo Edmondo
Protettore di:diocesi cattolica dell'Anglia orientale, sovrani, vittime di tortura
Simbolo della resistenza anglosassone agli invasori danesi, E. trovò una morte atroce sotto le loro torture. Venne immediatamente venerato come santo. Curiosamente, si conoscono bene solo poche cose sul suo conto, ma una rilettura delle sue biografie permette di chiarirne, se non la personalità, almeno le circostanze del martirio che egli soffrì. Le origini, in particolare, restano leggendarie. Sarebbe disceso da una famiglia di Sassoni continentali, presso cui il re Offa di Mcrcia si sarebbe fermato recandosi in pellegrinaggio in Terra Santa; colpito dalle qualità del giovane E., lo avrebbe adottato come successore. Offa morì nel corso del viaggio; E. avrebbe ricevuto allora il suo anello e sarebbe ritornato in Inghilterra per prendere possesso del regno. Sarebbe stato incoronato re il 25 dicembre 855.
Discostandosi dalla leggenda alcuni storici individuano nel duca (eaìdorman) Ealhere, viceré dell'est del Kent, suo padre; sua madre sarebbe allora Eadgyth, figlia di re Egberto del Wcssex e sorella di Ethelstan, viceré dell'EstAnglia. E. sarebbe nato a Norbury, vicino a Croydon (Surrey).
La Cronaca anglosassone riferisce che nell'851 Ethelstan ed Ealhere inflissero ai Danesi una dura sconfitta a Sandwich (Kent), e in seguito il primo sarebbe partito in pellegrinaggio e avrebbe scelto il nipote come erede. Nell'853 Ealhere fu ucciso mentre lottava contro i Danesi ed Ethelstan, poiché E. non faceva ritorno, sarebbe stato consacrato re dal vescovo Umberto d'Elmham. 1.e origini di E. restano infatti oscure, la sua attività come rc un mistero, e niente di più si conosce sul suo Conto eccetto ciò che ne dicono le Cronache anglosassoni e Asser nella sua Vita Affirdi regis. Occorre anche precisare che quest'ultimo, autore dell'opera intorno all'893, fece molto uso della cronaca detta "di Parker", la più antica delle cronache scritte in anticoinglese, e redatta Poco prima dell'890. La cronaca di Parker ascrive all'anno 870 i seguenti fatti: "Quest'inverno, il re E. combatté contro di loro, e i Danesi ebbero la vittoria, e uccisero il re, e conquistarono tutto il paese". Al che Asser risponde: "E. re dell'EstAnglia, lottò ferocemente contro questa armata, ma venne ucciso assieme a un gran numero di suoi uomini, e i Vichinghi se ne rallegrarono trionfalmente; il nemico era il comandante del campo di battaglia ed essi [i Vichinghi) sottomisero tutta la provincia alla propria autorità". Con ogni certezza, Asser non fa che parafrasare la Cronaca di Parker, essa stessa assai succinta. Ma, partendo dalle aggiunte alla Cronaca di Peterborough e di sei altre Cronache anglosassoni, si potrebbe stabilire il testo seguente: "In quell'anno, l'armata [danese] attraversò la Mercia sino all'EstAnglia, e si acquartierò per l'inverno a Thedford. E lo stesso inverno, il re 14,. I i combatté, e i L)anesi ne uscirono vincitori, e uccisero il re [e il suo corpo riposa sepolto a Bury Saint Ed m unds], e conquistarono tutto il paese. [I loro capi erano lvarr e Ubba. E distrussero tutti i monasteri dove andarono. Nello stesso periodo, vinsero a Peterborough, la incendiarono e la distrussero, uccisero l'abate e i monaci, e insieme chiunque vi trovassero...]".
Il martirio di re Edmondo
Secondo la Cronaca anglosassone e la Vita Alfirdi di Asser, E. non fu dunque martirizzato, ma morì combattendo i Danesi. Iiittavia viene proclamato martire da Abbone di Fleury. Quale credito gli si può accordare? Un accenno alle condizioni in cui Abbone redasse la sua biografia del re dell'EstAnglia non sarà inutile: il vescovo Osvaldo di Worcester aveva findato intorno al 969, con l'aiuto del duca Ethelstan di EstAnglia, l'abbazia di Ramsey; siccome egli cercava di rafforzarvi l'insegnamento impartito ai monaci, fece venire da SaintBenoitsurLoire il monaco Abbone, che trascorse due anni (985987) come professore presso l'abbazia. Dunstano, all'epoca assai attempato morì nel 988 , lasciava poco Canterbury, e fu proprio là che Abbone andò a visitarlo. I due uomini strinsero amicizia e Abbone dedicò al suo maggiore un triplo acrostico, autentico esercizio di stile eseguito però a detrimento del contenuto. Per il resto le loro relazioni sono nelle mani di Abbone in persona: mentre si trovava presso Dunstano in compagnia del vescovo di Rochester, dell'abate di Malmesbury e d'altri monaci, l'arcivescovo raccontò una storia che aveva ascoltato quand'era giovane alla corte di re Ethelstan (924939), dalla bocca di un uomo molto attempato, che era stato il portainsegne di E. durante l'ultimo anno della sua vita (869870): questa storia costituisce la Vita sancti Edmundi, che Abbone cominciò a scrivere così come Dunstano l'aveva narrata. Evidentemente, E. allora era già oggetto di culto e la storia reale del re martire poteva essere stata alterata da abbellimenti; inoltre i tre ricordi successivi quello del portainsegne, quello di Dunstano e infine quello di Abbone hanno necessariamente deformato gli avvenimenti, con lo scordare dettagli, o forse intere parti, per esagerarne altri.
Pur tuttavia, la posi° di Abbone merita un'attenzione maggiore di quella ricevuta. Per riassumere il suo proposito, all'epoca in cui il danese Ivarr invase l'EstAnglia, E. si trovava nel maniero di Hellesdon (Norfolk), vicino alla omonima foresta. Quanto a Ivarr, egli soggiornava in una città vicina di cui aveva massacrato senza pietà gli abitanti. Fece poi giustiziare lutti gli uomini della zona passibili di portare il loro sostegno a E.; ma questi rifiutò di sottomettersi e, fatto prigioniero, venne anch'egli selvaggiamente giustiziato. Per alcuni anni il suo corpo rimase sepolto in una cappella innalzata a Hellesdon, e in seguito fu trasferito a Bui.), Saint Edmunds. Il principale punto di divergenza fra le cronache contemporanee e il racconto di Abbone consiste nel modo in cui E. trovò la morte: per le une combattendo, per l'altro giustiziato. Per definizione, una cronaca è concisa e si accontenta di registrare le promozioni, le battaglie, i decessi; il come e il perché esorbitano dai propositi. Al contrario, il racconto di Abbone pullula di dettagli che sicuramente non sono stati inventati e che, confrontati con fonti indipendenti e in particolare scandinave , risultano perfettamente coerenti.
Cosi, quando Ivarr sbarca in EstAnglia non ha assolutamente l'intenzione di uccidere il re; intende acquartierarsi per l'inverno e chiede a E. "di dividere con lui [i suoi] antichi tesori, e il suo oatrinsonio, e di regnare in avvenire sotto di lui". Una tale contrattazione era già stata proposta nell'867 a re Egbetto di Northumbria, e più tardi, nell'874, lo sarà nuovamente a re Ceolwulf di Mercia: l'uno e l'altro accettarono, E. rifiutò. Ciò significava spezzare l'evidente superiorità militare dei Danesi, ma E. pensava che un re cristiano non potesse sottomettersi a un pagano. Il negoziato tra Ivarr ed E. si giocò dunque solo su una questione religiosa: il re dell'EstAnglia si sarebbe sottomesso solo se Ivarr avesse accettato di convertirsi al cristianesimo. Alfredo e Guthrum negoziarono più tardi (878) in termini simili, ma se Guthrum accettò la contrattazione, Ivarr la rifiutò. Ordinò dunque che si catturasse E.; picchiato, legato a un albero e trafitto da frecce, venne infine decapitato. Beninteso, una parte del racconto di Ahhone é qui nettamente influenzata dal martirio di S. Sebastiano. Abbone descrive dettagliatamente le mutilazioni patite da E.; e in questo caso si e lontani aai martirio sunito per mano del capo d'una corte pretoriani nella. Roma del IV secolo, bensì davanti a un sacrificio rituale scandinavo: "Le sue costole messe a nudo da numerosi tagli, come se fosse stato sottoposto alla tortura del cavalletto o fosse stato fatto a brandelli da artigli selvaggi...". La descrizione è sufficientemente esplicita da suggerire che E. fu sottoposto al terribile rituale delI'"aquila sanguinante", che prima di lui avevano subito in Northumbria i re Ella e Halfdan, e che consisteva nell'aprire il dorso della vittima per trinciargli le costole e cavargli i polmoni. La descrizione di queste torture si trova ripetutamente nelle saghe, ma non esiste né all'interno delle cronache ilé dei racconti anglosassoni. Abbone non può dunque che ripetere ciò che ha sentito; e c'è motivo di pensare che sia credibile. Secondo Abbone, E. venne infine decapitato e la sua testa portata in mezzo ai rovi della foresta di Hellesdon, affinché il corpo, mutilato, non potesse trovar riposo. I suoi compagni andarono a cercare il corpo, poi si misero a cercare la testa; e poiché essa chiamava supplicando, la ritrovarono nel fitto del bosco.
Il culto di Sant'Edmondo
E da notare che E. fu venerato a partire dalla fine del IX secolo; venne allora emesso un penny commemorativo, fatto che tende a mostrare come egli fosse oggetto di un vero e proprio culto da parte di coloro che lo conobbero. Che re Alfredo del Wessex, nella sua lotta contro i Danesi abbia intravisto tutto il profitto che poteva trarre dalla morte di E., è facilmente concepibile. Ma non si può forse ammettere anche una reale venerazione da parte delle persone vicine e dei fedeli del re martire? Alfredo non fece che riprendere per proprio conto un movimento nato spontaneamente fra i sudditi di E. È giocoforza ammettere a priori, anche senza sapere niente di lui, che il re martire aveva notevoli qualità. Quando le circostanze lo permisero, le reliquie furono trasferite da Hellesdon al maniero reale di Bedricesworth (Bury Saint Edmunds), dove la popolazione della provincia costruì una grande chiesa. La traslazione avvenne prima o durante l'episcopato di Theodred di Londra (926951); questi e il duca Elfgaro fecero testamento in favore del nuovo santuario (942951 circa). I g fonti più tarde forniscono date più precoci per la traslazione.
Ermanno amanuense di Bury, autore del Liber de Miraculis sancti Edmundi, intorno al 1095 localizza la sua prima sepoltura a Sutton, vicino al luogo in cui E. fu martirizzato, e fa risalire la sua traslazione al regno di Ethclsran (924939). Una fonte del XIV secolo (Oxford, Bodleian Library, ms. Bodlcy 248) la colloca intorno al 900, durante il regno di Alfredo (che morì ncll'899!); il Registro di Curtley infine la situa nel 903. Nel suo testamento, il vescovo Theodred di Londra (926951/953 circa) donava i propri "domini di Nowton, Horningsheath, Ickworth e Whepstead alla chiesa di Sant'E.; se quest'atto è importante in quanto costituiva un'apprezzabile entrata per la futura abbazia di Bury Saint Edmunds, l'insieme del testamento non é da meno, poiché mostra che l'EstAnglia non era sempre controllata dal potere centrale anglosassone, e che la provincia ecclesiastica era semplicemente ricongiunta alla diocesi di Londra; fu dunque il vescovo di Londra a ricevere la missione di recuperare la provincia manu militari, compito che adempì appropriandosi d'un impressionante numero di domini con l'aiuto del duca Elfgar, suocero di re E. del Wessex. Elfgar fece anche lui testamento in favore della "fondazione di santl. a Bedericesworth", intorno al 951. È dunque certo che nella prima metà del X secolo un collegio di chierici fù posto a Bury Saint Edmunds a guardia delle reliquie del santo e per assicurare l'officio divino. Tuttavia, intorno alla fine del secolo il vescovo d' Hmham, poco soddisfatto della condotta dei chierici, affidò la guardia della tomba del Santo al monaco Ethelwine, che per sicurezza si ritirò per tre anni a Londra con le sue reliquie.
Simbolo della resistenza anglosassone agli invasori danesi, E. trovò una morte atroce sotto le loro torture. Venne immediatamente venerato come santo. Curiosamente, si conoscono bene solo poche cose sul suo conto, ma una rilettura delle sue biografie permette di chiarirne, se non la personalità, almeno le circostanze del martirio che egli soffrì. Le origini, in particolare, restano leggendarie. Sarebbe disceso da una famiglia di Sassoni continentali, presso cui il re Offa di Mcrcia si sarebbe fermato recandosi in pellegrinaggio in Terra Santa; colpito dalle qualità del giovane E., lo avrebbe adottato come successore. Offa morì nel corso del viaggio; E. avrebbe ricevuto allora il suo anello e sarebbe ritornato in Inghilterra per prendere possesso del regno. Sarebbe stato incoronato re il 25 dicembre 855.
Discostandosi dalla leggenda alcuni storici individuano nel duca (eaìdorman) Ealhere, viceré dell'est del Kent, suo padre; sua madre sarebbe allora Eadgyth, figlia di re Egberto del Wcssex e sorella di Ethelstan, viceré dell'EstAnglia. E. sarebbe nato a Norbury, vicino a Croydon (Surrey).
La Cronaca anglosassone riferisce che nell'851 Ethelstan ed Ealhere inflissero ai Danesi una dura sconfitta a Sandwich (Kent), e in seguito il primo sarebbe partito in pellegrinaggio e avrebbe scelto il nipote come erede. Nell'853 Ealhere fu ucciso mentre lottava contro i Danesi ed Ethelstan, poiché E. non faceva ritorno, sarebbe stato consacrato re dal vescovo Umberto d'Elmham. 1.e origini di E. restano infatti oscure, la sua attività come rc un mistero, e niente di più si conosce sul suo Conto eccetto ciò che ne dicono le Cronache anglosassoni e Asser nella sua Vita Affirdi regis. Occorre anche precisare che quest'ultimo, autore dell'opera intorno all'893, fece molto uso della cronaca detta "di Parker", la più antica delle cronache scritte in anticoinglese, e redatta Poco prima dell'890. La cronaca di Parker ascrive all'anno 870 i seguenti fatti: "Quest'inverno, il re E. combatté contro di loro, e i Danesi ebbero la vittoria, e uccisero il re, e conquistarono tutto il paese". Al che Asser risponde: "E. re dell'EstAnglia, lottò ferocemente contro questa armata, ma venne ucciso assieme a un gran numero di suoi uomini, e i Vichinghi se ne rallegrarono trionfalmente; il nemico era il comandante del campo di battaglia ed essi [i Vichinghi) sottomisero tutta la provincia alla propria autorità". Con ogni certezza, Asser non fa che parafrasare la Cronaca di Parker, essa stessa assai succinta. Ma, partendo dalle aggiunte alla Cronaca di Peterborough e di sei altre Cronache anglosassoni, si potrebbe stabilire il testo seguente: "In quell'anno, l'armata [danese] attraversò la Mercia sino all'EstAnglia, e si acquartierò per l'inverno a Thedford. E lo stesso inverno, il re 14,. I i combatté, e i L)anesi ne uscirono vincitori, e uccisero il re [e il suo corpo riposa sepolto a Bury Saint Ed m unds], e conquistarono tutto il paese. [I loro capi erano lvarr e Ubba. E distrussero tutti i monasteri dove andarono. Nello stesso periodo, vinsero a Peterborough, la incendiarono e la distrussero, uccisero l'abate e i monaci, e insieme chiunque vi trovassero...]".
Il martirio di re Edmondo
Secondo la Cronaca anglosassone e la Vita Alfirdi di Asser, E. non fu dunque martirizzato, ma morì combattendo i Danesi. Iiittavia viene proclamato martire da Abbone di Fleury. Quale credito gli si può accordare? Un accenno alle condizioni in cui Abbone redasse la sua biografia del re dell'EstAnglia non sarà inutile: il vescovo Osvaldo di Worcester aveva findato intorno al 969, con l'aiuto del duca Ethelstan di EstAnglia, l'abbazia di Ramsey; siccome egli cercava di rafforzarvi l'insegnamento impartito ai monaci, fece venire da SaintBenoitsurLoire il monaco Abbone, che trascorse due anni (985987) come professore presso l'abbazia. Dunstano, all'epoca assai attempato morì nel 988 , lasciava poco Canterbury, e fu proprio là che Abbone andò a visitarlo. I due uomini strinsero amicizia e Abbone dedicò al suo maggiore un triplo acrostico, autentico esercizio di stile eseguito però a detrimento del contenuto. Per il resto le loro relazioni sono nelle mani di Abbone in persona: mentre si trovava presso Dunstano in compagnia del vescovo di Rochester, dell'abate di Malmesbury e d'altri monaci, l'arcivescovo raccontò una storia che aveva ascoltato quand'era giovane alla corte di re Ethelstan (924939), dalla bocca di un uomo molto attempato, che era stato il portainsegne di E. durante l'ultimo anno della sua vita (869870): questa storia costituisce la Vita sancti Edmundi, che Abbone cominciò a scrivere così come Dunstano l'aveva narrata. Evidentemente, E. allora era già oggetto di culto e la storia reale del re martire poteva essere stata alterata da abbellimenti; inoltre i tre ricordi successivi quello del portainsegne, quello di Dunstano e infine quello di Abbone hanno necessariamente deformato gli avvenimenti, con lo scordare dettagli, o forse intere parti, per esagerarne altri.
Pur tuttavia, la posi° di Abbone merita un'attenzione maggiore di quella ricevuta. Per riassumere il suo proposito, all'epoca in cui il danese Ivarr invase l'EstAnglia, E. si trovava nel maniero di Hellesdon (Norfolk), vicino alla omonima foresta. Quanto a Ivarr, egli soggiornava in una città vicina di cui aveva massacrato senza pietà gli abitanti. Fece poi giustiziare lutti gli uomini della zona passibili di portare il loro sostegno a E.; ma questi rifiutò di sottomettersi e, fatto prigioniero, venne anch'egli selvaggiamente giustiziato. Per alcuni anni il suo corpo rimase sepolto in una cappella innalzata a Hellesdon, e in seguito fu trasferito a Bui.), Saint Edmunds. Il principale punto di divergenza fra le cronache contemporanee e il racconto di Abbone consiste nel modo in cui E. trovò la morte: per le une combattendo, per l'altro giustiziato. Per definizione, una cronaca è concisa e si accontenta di registrare le promozioni, le battaglie, i decessi; il come e il perché esorbitano dai propositi. Al contrario, il racconto di Abbone pullula di dettagli che sicuramente non sono stati inventati e che, confrontati con fonti indipendenti e in particolare scandinave , risultano perfettamente coerenti.
Cosi, quando Ivarr sbarca in EstAnglia non ha assolutamente l'intenzione di uccidere il re; intende acquartierarsi per l'inverno e chiede a E. "di dividere con lui [i suoi] antichi tesori, e il suo oatrinsonio, e di regnare in avvenire sotto di lui". Una tale contrattazione era già stata proposta nell'867 a re Egbetto di Northumbria, e più tardi, nell'874, lo sarà nuovamente a re Ceolwulf di Mercia: l'uno e l'altro accettarono, E. rifiutò. Ciò significava spezzare l'evidente superiorità militare dei Danesi, ma E. pensava che un re cristiano non potesse sottomettersi a un pagano. Il negoziato tra Ivarr ed E. si giocò dunque solo su una questione religiosa: il re dell'EstAnglia si sarebbe sottomesso solo se Ivarr avesse accettato di convertirsi al cristianesimo. Alfredo e Guthrum negoziarono più tardi (878) in termini simili, ma se Guthrum accettò la contrattazione, Ivarr la rifiutò. Ordinò dunque che si catturasse E.; picchiato, legato a un albero e trafitto da frecce, venne infine decapitato. Beninteso, una parte del racconto di Ahhone é qui nettamente influenzata dal martirio di S. Sebastiano. Abbone descrive dettagliatamente le mutilazioni patite da E.; e in questo caso si e lontani aai martirio sunito per mano del capo d'una corte pretoriani nella. Roma del IV secolo, bensì davanti a un sacrificio rituale scandinavo: "Le sue costole messe a nudo da numerosi tagli, come se fosse stato sottoposto alla tortura del cavalletto o fosse stato fatto a brandelli da artigli selvaggi...". La descrizione è sufficientemente esplicita da suggerire che E. fu sottoposto al terribile rituale delI'"aquila sanguinante", che prima di lui avevano subito in Northumbria i re Ella e Halfdan, e che consisteva nell'aprire il dorso della vittima per trinciargli le costole e cavargli i polmoni. La descrizione di queste torture si trova ripetutamente nelle saghe, ma non esiste né all'interno delle cronache ilé dei racconti anglosassoni. Abbone non può dunque che ripetere ciò che ha sentito; e c'è motivo di pensare che sia credibile. Secondo Abbone, E. venne infine decapitato e la sua testa portata in mezzo ai rovi della foresta di Hellesdon, affinché il corpo, mutilato, non potesse trovar riposo. I suoi compagni andarono a cercare il corpo, poi si misero a cercare la testa; e poiché essa chiamava supplicando, la ritrovarono nel fitto del bosco.
Il culto di Sant'Edmondo
E da notare che E. fu venerato a partire dalla fine del IX secolo; venne allora emesso un penny commemorativo, fatto che tende a mostrare come egli fosse oggetto di un vero e proprio culto da parte di coloro che lo conobbero. Che re Alfredo del Wessex, nella sua lotta contro i Danesi abbia intravisto tutto il profitto che poteva trarre dalla morte di E., è facilmente concepibile. Ma non si può forse ammettere anche una reale venerazione da parte delle persone vicine e dei fedeli del re martire? Alfredo non fece che riprendere per proprio conto un movimento nato spontaneamente fra i sudditi di E. È giocoforza ammettere a priori, anche senza sapere niente di lui, che il re martire aveva notevoli qualità. Quando le circostanze lo permisero, le reliquie furono trasferite da Hellesdon al maniero reale di Bedricesworth (Bury Saint Edmunds), dove la popolazione della provincia costruì una grande chiesa. La traslazione avvenne prima o durante l'episcopato di Theodred di Londra (926951); questi e il duca Elfgaro fecero testamento in favore del nuovo santuario (942951 circa). I g fonti più tarde forniscono date più precoci per la traslazione.
Ermanno amanuense di Bury, autore del Liber de Miraculis sancti Edmundi, intorno al 1095 localizza la sua prima sepoltura a Sutton, vicino al luogo in cui E. fu martirizzato, e fa risalire la sua traslazione al regno di Ethclsran (924939). Una fonte del XIV secolo (Oxford, Bodleian Library, ms. Bodlcy 248) la colloca intorno al 900, durante il regno di Alfredo (che morì ncll'899!); il Registro di Curtley infine la situa nel 903. Nel suo testamento, il vescovo Theodred di Londra (926951/953 circa) donava i propri "domini di Nowton, Horningsheath, Ickworth e Whepstead alla chiesa di Sant'E.; se quest'atto è importante in quanto costituiva un'apprezzabile entrata per la futura abbazia di Bury Saint Edmunds, l'insieme del testamento non é da meno, poiché mostra che l'EstAnglia non era sempre controllata dal potere centrale anglosassone, e che la provincia ecclesiastica era semplicemente ricongiunta alla diocesi di Londra; fu dunque il vescovo di Londra a ricevere la missione di recuperare la provincia manu militari, compito che adempì appropriandosi d'un impressionante numero di domini con l'aiuto del duca Elfgar, suocero di re E. del Wessex. Elfgar fece anche lui testamento in favore della "fondazione di santl. a Bedericesworth", intorno al 951. È dunque certo che nella prima metà del X secolo un collegio di chierici fù posto a Bury Saint Edmunds a guardia delle reliquie del santo e per assicurare l'officio divino. Tuttavia, intorno alla fine del secolo il vescovo d' Hmham, poco soddisfatto della condotta dei chierici, affidò la guardia della tomba del Santo al monaco Ethelwine, che per sicurezza si ritirò per tre anni a Londra con le sue reliquie.
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